Con particolare piacere vi porgo il benvenuto sul mio sito. Dopo oltre un anno caratterizzato dalla pandemia in cui le nostre vite sono state totalmente rivoluzionate risulta molto difficile presentarsi alla popolazione, chi mi conosce personalmente sa che preferisco il contatto diretto con la gente, per gli altri cercherò di presentarmi brevemente mediante questo sito.
La sfida, per l’unità di sinistra, per le prossime elezioni è immensa, sarà importante mantenere i 2 municipali e il sindacato e rafforzare la rappresentanza in consiglio comunale.
Con una decina di anni di consiglio comunale a Camorino e poi a Bellinzona, poi 5 anni di municipio a Camorino e vanto 8 anni di esperienza in GC mi hanno dato la necessaria esperienza per ambire alla carica di municipale della nuova Bellinzona.
La mia vita professionale e l’impegno in varie associazioni mi hanno permesso di acquisire un importante bagaglio di esperienza che desidero mettere a disposizione della comunità.
Bellinzona è una delle città svizzere con il maggior potenziale di sviluppo che deve avvenire con una visione nuova, qualità di vita, ecologia, sana economia, posti di lavoro qualificati, pari opportunità, sono componenti indispensabili da inserire nei progetti del nuovo quartiere delle officine e dell’ospedale alla “Saleggina”.
Vi invito pertanto a visitare il mio sito per scoprire un po’ di me e di come la penso.
Grazie di cuore per il vostro concreto sostegno.
Il 18 aprile 2021 torniamo a eleggere il municipio e al consiglio comunalea Bellinzona. Mi presento per la carica di Municipale.
Sono Henrik Bang, ingegnere forestale ETH e direttore del parco, nato il 13 sono nato il 13 aprile 1972 a Locarno. Sono cresciuto Bellinzona e dove ho frequentato le scuole dell’obbligo. Nel 1991 ho ottenuto la maturità.
Nel tempo libero ho tentato di imitare le gesta calcistiche di mio padre Herluf, già centravanti del glorioso ACB ma dopo la trafila negli allievi granata ho avuto il piacere di conoscere le realtà sportive dell’AC Ravecchia e dell’US Pro Daro (sotto l’egida del presidentissimo Nene). Attualmente tento ancora di tirare qualche calcio al pallone con la squadra di calcio del Gran Consiglio, mi diletto nello sci alpino e nordico (partecipo da anni alla maratona engadinese), nelle passeggiate in montagna e in qualche uscita in mountain bike.
Nel 1991 ho intrapreso gli studi di ingegneria forestale presso il politecnico federale di Zurigo dove mi sono diplomato nel 1998. Dal 1999 sono attivo nel settore forestale, all’inizio in una ditta di commercio di legname, ho preseguito come direttore di un’azienda forestale patriziale e dal 2010 al 2019 come direttore in proprio di un’azienda forestale con una quindicina di dipendenti e 4 apprendisti. Nel 2020 ho iniziato una nuova sfida professionale come direttore del candidato Parco naturale della Val Calanca. Informazioni più dettagliate le trovate nella sezione dedicata al lavoro.
Dal 2005 al 2007 ho seguito un executive master of business administration-MBA presso la SUPSI. Tra le attività parallele alla mia professionale: Presidente AIFT (Associazione ingegneri forestali ticinese) dal 2001 al 2006. Presidente di BoscoTicino dal 2006 al 2020 (Associazione forestale ticinese), la quale rappresenta i proprietari boschivi ticinesi e organizza il Pentathlon del boscaiolo. Dal 2013 sono pure membro del comitato centrale di BoscoSvizzero, all’interno del quale contribuisco a difendere gli interessi degli oltre 20'000 proprietari boschivi ticinesi. Dal 2013 sono membro della delegazione consortile (organo esecutivo) del consorzio protezione civile regione del bellinzonese e qualche anno fa sono stato più volte in Burkina Faso come volontario per un progetto di aiuto allo sviluppo (www.desertoverde.ch).
La mia attività politica inizia in consiglio comunale nel 2001 quando subentro a Mario Branda in consiglio comunale a Bellinzona. Nel 2002 mi trasferisco a Camorino: come consigliere comunale, capogruppo e membro della commissione della gestione dal 2004 al 2008. Nel 2008 vengo eletto in municipio nella legislatura fino al 2013 quando subentro a Mario Branda in Gran Consiglio ove sono tuttora attivo come membro della Commissione della Gestione e della Commissione Ambiente, territorio ed energia. A Camorino ho inoltre il piacere di essere membro di comitato della locale Pro Camorino per 6 anni.
Vivo a Bellinzona, dove faccio ritorno nel 2013, con Natascha (infermiera psichiatrica) e mi occupo con gioia di Valentina una vivace ragazza di quasi 17 anni. Spesso il mio buonumore è contagioso, ho particolarmente a cuore la gestione del nostro territorio, difendo un mondo del lavoro con salari dignitosi e l’evasione fiscale mi fa arrabbiare. Nella mia vita ho sempre costruito e il fatto di avere la voglia di voler contribuire alla creazione di una società migliore è il fattore scatenante per rimettermi a disposizione della comunità.
Grazie per la vostra fiducia. Bingo
Henrik Bang, nato a Locarno il 13.4.1972, figlio di Herluf (ex calciatore e falegname) e Benthe (casalinga e commessa). Mia sorella è Marlene (infermiera e mamma) e la mia compagna è Natascha (infermiera psichiatrica), mamma di Valentina, una ragazzina di 14 anni
Montagna
sport (nuoto, bici e sci)
gastronomia locale
Scuole elementari, medie e liceo a Bellinzona, maturità federale tipo C nel 1991.
Diploma in ingegneria forestale presso il Politecnico di Zurigo (ETH)
Diploma di Master of Business Administration (MBA) presso la Supsi
1998 Incarico presso Ufficio forestale del 9° Circondario a Bellinzona
1999-2002 Impiegato quale responsabile della logistica presso una ditta italo-svizzera di commercio di legname tondo
Dal 2002 Direttore di un’importante azienda forestale con 12 dipendenti
Dal 2010 al 2019 Imprenditore forestale in proprio con un’azienda di 15 dipendenti, tra cui 4 apprendisti.
Dal 2020 Direttore al 70% candidato del candidato parco val calanca (www.parcovalcalanca.swiss)
Gran Consiglio
Dal 2019 Membro della commissione “Ambiente, territorio ed energia attuale Presidente
Dal 2018 Membro della commissione permanente “Gestione e finanze”
2015-2019 Membro della commissione speciale “Prima i nostri”
2015-2019 Membro della commissione speciale “Energia”
2013-2019 Membro della commissione speciale “Aggregazioni”
2013-2019 Membro della commissione speciale “Bonifiche fondiarie”
2013 eletto Deputato al Gran Consiglio per il partito socialista
Municipio
2008-2013 Municipale, dicastero ambiente a Camorino
Consiglio Comunale
Dal 2017 Consigliere comunale a Bellinzona
2004-2008 Consiglio comunale a Camorino, Capogruppo e membro della Commissione della gestione
2001-2002 Consiglio comunale a Bellinzona
Dal 2010 Presidente comitato Pentathlon del boscaiolo
Dal 2012 Membro del comitato consultivo della Federlegno.ch
Dal 2013 Membro della delegazione consortile della protezione civile del bellinzonese
Dal 2013 Membro del comitato centrale di BoscoSvizzero
Dal 2018 Membro di comitato Chii da la cursa
2007-2012 Membro di comitato della Pro Camorino
2005-2006 Membro di comitato Federlegno
2003-2006 Presidente Associazione Ingegneri Forestali Ticinesi (AIFT)
2006-2020 Presidente BoscoTicino (già AFT-Forestaviva)
AIFSI (Accademici e ingegneri forestali ticinesi)
Aelsi (Associazione per l’energia del legno della Svizzera italiana)
WWF
ProNatura
Greenpeace
Amici della Capanna Brogoldone, Lumino
Ambrì Fans Club, Vira Gambarogno
Ambrì Fans Club, Bellinzona
Associazione Kam For Sud
Fondazione DamianoTamagni
Associazione Franca
SOS Ticino
Fondazione Patriziato di Bellinzona
Associazione DaRe
Associazione castanicoltori
Croce Verde Bellinzona
Associazione Piano di Magadino a Misura d’uomo
Associazione per la scuola pubblica del Canton Ticino
Interclub Hcap
Giovani calciatori Carassesi
La Bacchica
Pro Velo Ticino
Partito socialista ticinese
Sezione socialista di Bellinzona
Molte imprese si stanno accorgendo che il mondo sta rapidamente cambiando, emergono forti allarmi: il dominio delle tecnologie, i rischi ambientali, il divario fra Nord e Sud del pianeta, il potere delle multinazionali, le regole finanziarie hanno fatto acqua. Risultato: i consumatori pretendono che i giganti dell’industria seguano comportamenti di estrema chiarezza e correttezza. Inevitabilmente le imprese cominciano ad adeguarsi seguendo il motto “Good ethics is good business”.
Quello che vale per le imprese varrà anche per gli enti pubblici. I cittadini esigeranno sempre di più un comportamento eticamente corretto dai propri amministratori. La città avrà nuovi compiti. Sei sono i punti chiave: la correttezza verso i cittadini, il rispetto dell’ambiente, i comportamenti nei confronti dei dipendenti, le relazioni con i cittadini, i rapporti con i cantoni limitrofi e i comuni, il dialogo con il territorio. Gli strumenti non mancano. Si chiamano codici di condotta, bilanci sociali e ambientali, certificazioni etiche. I primi pongono una seria di principi generali con particolare attenzione alla trasparenza in campo finanziario. I bilanci sociali e ambientali sono documenti che si affiancano al tradizionale conto economico. Servono per fare conoscere all’esterno il “grado di socialità” della nostra città e i suoi impegni verso l’ambiente.
Come ingegnere forestale e direttore (al 70%) del candidato parco regionale della Val Calanca ho la fortuna di lavorare a stretto contatto con il territorio, la natura e il paesaggio.
Dopo un’importante esperienza imprenditoriale nel settore forestale durante la quale ho diretto, per oltre 15 anni un’azienda forestale a capo di 15 dipendenti e 4 apprendisti nel 2020 ho optato per una nuova sfida: ho assunto il ruolo di direttore del Parco nella bellissima Valle Calanca.
Nell'autunno 2017 i Comuni di Rossa, Calanca e Buseno, dove il consenso per il Parc Adula era stato molto ampio (oltre il 70% a favore), hanno deciso di avviare i lavori necessari per la creazione di un parco naturale regionale in Val Calanca. I Comuni interessati hanno elaborato uno studio di fattibilità tra i mesi di gennaio e aprile 2018. Nell'ambito dello studio è stata analizzata la fattibilità dell'area di studio per l'istituzione di un parco naturale regionale, evidenziando i punti forti e quelli deboli, sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico ed ecologico. Tra i punti forti vanno evidenziati in particolare la natura ancora ben preservata e dal carattere selvaggio (“wilderness e remoteness”) di una valle discosta ma facilmente accessibile. Inoltre va fatto notare che finora nella Svizzera italiana non vi sono ancora parchi d'importanza nazionale. L'analisi del paesaggio ha certificato l'idoneità del territorio per la realizzazione di un parco. Per contro lo studio ha rilevato tra i punti critici del progetto l'estensione del perimetro, che rientra comunque nei termini di legge, e la scarsità di popolazione. Tuttavia già nel corso della fase dello studio di fattibilità e dell'elaborazione della candidatura si è potuto constatare un grande impegno e un forte interesse da parte della popolazione locale, che ha compreso il valore aggiunto che il marchio parco può portare alla propria valle.
Il candidato parco della Val Calanca è il più piccolo parco della Svizzera estendendosi per 121 km2 con la presenza di 430 abitanti ed è l’unico situato al sud delle alpi. Il punto più basso è situato nel Comune di Buseno a 502 m s.l.m. mentre solo qualche decina di chilometri più a nord il Puntone dei Fraciòn raggiunge i 3'202 m s.l.m. Nel parco sono presenti dei larici millenari tra i più vecchi dell’Europa e lo stesso conta 194 km di sentieri escursionistici e 127 km di percorsi storici. Vi sono 5 villaggi inseriti nell’inventario degli insediamenti d’importanza nazionale e due di essi (Landarenca e Braggio) sono raggiungibili unicamente mediante una teleferica.
Il crescente numero di parchi in Svizzera, la molteplicità di progetti in relazione ad uno sviluppo economico sostenibile e innovativo, nonché i primi studi sul valore aggiunto dei parchi svizzeri, dimostrano chiaramente il potenziale offerto dai parchi naturali. L'istituzione di un parco, oltre a fornire nuovi impulsi alla regione per uno sviluppo in sintonia con la natura, favorisce nuove possibilità di rafforzare e potenziare offerte turistiche esistenti, di crearne di nuove anche soprattutto in combinazione con offerte formative riguardanti l'importanza di uno sviluppo sostenibile. In questo contesto il coinvolgimento del settore agricolo assume un ruolo importante. Si suppone che per la Val Calanca con un parco si creerebbero nuove dinamiche per la realizzazione di progetti sovracomunali, specialmente in ambito agricolo (nuovi progetti concernenti l'agriturismo e gli alpeggi), artigianale e turistico/didattico. Diversi esempi in Svizzera e a livello internazionale dimostrano che i parchi servono in particolare anche come piattaforme per favorire lo sviluppo economico tramite progetti innovativi, buone collaborazioni e nuove strutture. Il progetto Parco Val Calanca potrebbe assumere in tal senso la funzione di catalizzatore (enabler) per lo sviluppo regionale e assumere il ruolo di piattaforma per la coordinazione di attività e la cooperazione tra attori, che finora in valle sono poco presenti. La pandemia del Coronavirus ha cambiato totalmente la nostra quotidianità, le nostre certezze e sicurezze sono improvvisamente scomparse in un colpo. Nel prossimo futuro molti individui e forse la società in generale riorienteranno i propri obiettivi e la presenza di un parco regionale può essere vista come un’opportunità. La Val Calanca vi aspetta.
Grazie a un’associazione ONG ticinese (www.desertoverde.ch) ho avuto il piacere di esperimentare alcune esperienze di volontariato in Burkina Faso. Il Burkina Faso è una delle nazioni più povere al Mondo. Il progetto di Deserto Verde consiste nella lotta alla desertificazione e nel recupero di suoli degradati mediante un semplice sistema. Un trattore ara il terreno con il sistema “delfino” creato da Venanzio Vallerani; nelle semilune formatesi vengono seminate piante indigene. Non solo il successo del progetto ma anche incontrare gente che non ha ricchezze materiali e ogni giorno lotta per la sopravvivenza ma possiede una gioia di vivere incredibile mi ha trasmesso emozioni indescrivibili. Il loro sorrisi e la dignità del popolo africano sono indescrivibili, quanto abbiamo da imparare da loro.
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